No Name

  1. Un omicida da fermare
    Storia scritta da me,accetto correzioni e commenti.

    AvatarBy Caelum' il 4 April 2013
     
    5 Comments   55 Views
    .

    Un omicida da feramre
    homicide
    Uno spietato assassino :

    Erano circa le 10 e 30 quando all’improvviso si udirono delle urla provenienti da casa Foster. La casa affacciava sulla strada principale,Scritton Ville, e proprio chi passava per di lì diede per primo l’allarme.
    Nella casa vivevano 5 persone, tre delle quali erano donne,tutti sui vent’ anni e tutti frequentavano la stessa università,Wextrod. La Wextrod è l’università che dista circa 30 Km da casa Foster. Gli inquirenti arrivati circa mezz’ora dopo l’allarme trovarono davanti ai loro occhi scene raccapriccianti;la giovane Jessica Foster era stata mutilata di una gamba e la stessa sorte era capitata alle sue amiche,tutte appese ad una corda che partiva dalle scale del piano superiore e terminava all’ imbocco del salone. Ai due ragazzi invece erano stati strappanti gli occhi e infine erano stati appesi anche loro a una corda che partiva dalla cucina e terminava nel bagno. Agli inquirenti fu subito chiaro che si trattava di un'altra serie d’omicidi compiuti da quel pazzo omicida che si faceva chiamare Heav;infatti lasciò scritto il suo nome sulla porta d’ ingresso seguita da un messaggio “ Provate a fermarmi ”. Tutto scritto rigorosamente con il sangue delle vittime.
    Heav in pochi mesi aveva compiuto più di 20 omicidi e uccideva principalmente uomini e donne fra i 20 e i 30 anni,il detective che si occupava del caso era James J. Hope,noto per aver saputo arrestare un altro serial killer il famigerato Jack Black; infatti dopo la cattura di quest’ultimo il detective Hope fu subito chiamato a rapporto.
    Il modo di uccidere di Heav era molto simile a quello di Black,si credeva che Heav facesse suoi i modi barbari e cruenti di Black e ,addirittura, li migliorasse aggiungendo mutilazioni ai suoi barbari omicidi.
    Il detective Hope con il suo collega Zean erano riusciti a beccare Black dopo circa 7 mesi ma non potevano permettersi un lusso così smoderato per Heav,che faceva fuori persone quasi ogni settimana. L’agente Hope aveva quasi smesso di dormire,tornava per poche ore a casa per salutare i figli e la moglie che tanto amava, le rughe sul suo volto aumentavano,lo stress cresceva,le sigarette che fumava bruciavano velocemente e il suo unico sfogo era andare a sparare alle lattine dove si allenava con il padre quand’era appena dodicenne. L’agente Hope teneva molto a suo padre e per lui fu una soddisfazione immensa fermare l’omicida del padre,un ladro di macchina della quinta strada che in conflitto a fuoco aveva ferito il padre,il detective James Hope ,al petto. Dopo tre giorni d’agonia il padre morì in un freddo letto d’ospedale il giorno 23 Novembre in una stanza bianca con attorno il figlio che giurò che avrebbe acciuffato il malvivente che lo aveva ucciso.
    Hope in quel campo a sparare alle lattine ci stava per più di due ore e ogni sparo corrispondeva a un ricordo tornato alla mente,gli tornò in mente anche l’ultima frase lasciata da Heav che era molto simile a quella che Black lasciò al suo 6° omicidio. Hope era sicuro che ci fosse un nesso fra i due killer ma non riusciva a capire quale fosse così si prese una pausa e si fumò una delle sue sigarette. La sigaretta,come ormai facevano tutte, bruciava velocemente e con lei bruciavano anche le varie tesi che Hope formulava nella sua testa.
    In quel momento ricevette una chiamata da Zean :” J.J. fa presto, quello stronzo ha ucciso ancora. Ci stiamo dirigendo a Novecento street , vicino la biblioteca. Fa presto, a quanto pare il bastardo è rimasto bloccato nel edificio in quanto uno degli inquilini è riuscito a bloccarlo. FA PRESTO ! “
    Hope non perse tempo e subito salì in macchina,aveva una macchina sportiva nera cromata e i sediolini erano di pelle,quella vettura era dannatamente veloce e negli inseguimenti era perfetta. Hope caricò la pistola mentre era in auto e dopo circa 10 minuti arrivò sul posto.
    “ Tu,tu e tu con me. Zean, tu prendi altri uomini e va sul uscita posteriore. E tu chi cazzo sei ?”
    Aveva appena notato un nuovo agente di polizia che era così spaventato da cosa lo attendesse che tremava dalla paura. “Io..io so… io sono l’agente Liar,signore”.
    “Smetti di tremare come una femminuccia e insieme ad altri tre dei tuoi compagni sorveglia le scale antincendio magari lo stronzo vuole scappare per di là.”
    Dopo gli ordini tutti gli agenti si disposero come ordinato, Hope salì fino al terzo piano e quando ebbe davanti a se la scritta “ Sono qui ”,scritta col sangue capì subito che Heav era li dietro ad aspettarlo. Sfondò la porta e si precipitò dentro il bilocale.
    “ Ci rivediamo,eh J.J. E’ da tanto che non ti vedevo,da quando avevi circa 20 anni,eri ancora tutto preso dalla tua vendetta e non ti rendevi conto che io,io Heav avevo addestrato il più grande dei serial killer, Jack Black. “ Hope capì solo che davanti a lui vi era una persona che lo conoscesse ma la luce che entrava dalla finestra non permetteva di vederne il volto e la voce sembrava stranamente modificata.
    “ Non so chi tu sia e tanto meno mi interessa cosa tu abbia fatto,so solo che ora,ora sei tutto mio lurido bastardo ! ”
    Si avvicinò ad Heav e lo riconobbe,era il collega di suo padre,l’agente Phone. Phone era stato allontano e costretto a dimettersi dalla polizia dopo che massacrò a calci e a pugni uno spacciatore che non voleva pagarli una tangente. Hope non riusciva a credere ai suoi occhi e non riusciva a credere che una persona tanto cara per lui avesse potuto fare tutte quelle orribile cose,orribili si ma grandi.
    Hope arrestò Heav ,o meglio Phone, e dopo averlo interrogato lo poté sbattere in prigione.Le ultime parole di Phone,però, lo spaventarono e lo misero in guardia : “ Credi che dopo me tutto andrà meglio,vedi io ero il maestro di Black ma lui non era il mio unico allievo. Presto un altro prenderà il mio posto.”
    Hope pensò subito all' agente Liar, l’agente non tremava perché aveva paura di ciò che lo attendeva ma perché aveva paura che Hope sapesse tutto e così Hope corse subito da Phone e disse lui : “ Mi sorprende come tu possa aver insegnato a un ragazzo di appena vent’anni tutto ciò che sai,dimmi frequenti da tempo l’angente Liar ? ”
    Liar era proprio uno degli agenti che aveva l’ordine di portare in prigione Phone e in quel momento cacciò una pistola e non esitò a far fuoco contro il detective Hope. Liar e Phone furono subito bloccati ma Hope si accasciò al suolo con un sorriso stampato in volto e con un dito medio alzato dicendo: “ Fanculo stronzi,vi ho fottuto! “
    Passarono giorni e Hope quando riaprì gli occhi era nella stessa stanza in cui fu ricoverato il padre e lo vide proprio lì. “Ragazzo,sei stato in gamba a smascherare quei due figli di puttana,complimenti “
    “Devo venire con te,vero ? “ Disse J.J. con le lacrime agli occhi.
    “…. No,sono passato solo per salutarti e ora svegliati,hai una famiglia da riabbracciare.”
    “Addio papà,non ti ho mai detto che ti ho sempre voluto bene. Addio.”




    Edited by Caelum' - 4/4/2013, 22:49
      Share  
     
    .

Comments
  1. Empty.
    view post
     
    .

    User deleted

    User deleted


    ogni tanto dimentichi dei segni di punteggiatura.
    "stess" al posto di Stress
    "su" invece di Fu
    non so che cazzo hai scritto al posto di "davanti"
    "all'agente"*
    "si accasciò"*
     
    Top
    .
  2. Caelum'
    view post
     
    .

    User deleted

    User deleted


    Tzè, miseri errori di battitura. Tzè ù.ù
     
    Top
    .
  3. Empty.
    view post
     
    .

    User deleted

    User deleted


    ma che errori e erori uwu
    sei tu che sbagli uwu
     
    Top
    .
  4. Caelum'
    view post
     
    .

    User deleted

    User deleted


    Poi dici " Perché mi mandi sempre a fanculo ?"
    Tzè,lo meriti. ù.ù

    <3
     
    Top
    .
  5. Empty.
    view post
     
    .

    User deleted

    User deleted


    ma fanciullillo te.
     
    Top
    .