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Replying to Non voglio che tu te ne vada

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Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 26/3/2013, 20:01
    ..non farmi piangere, troia..
    La storia è bellissima, anche se con errori vari di grammatica, come nell'ultimo rigo: "su una fredda asfalto".
    Poi correggilo. Per il resto, beh.. è davvero bellissimo, ed è bellissimo anche che, come ha detto anche la nana, riesci a scrivere in modo da far immaginare, sei bravo. Per quanto riguarda la storia, sai già a cosa sto pensando: te e me, dietro i blocchi, io a piangere e tu che mi consoli dicendo "non voglio che tu te ne vada". Mi dai quel colpetto sulla testa, continuando con "ricordatelo."
    "promettimi che non finirai come nella storia." Prometto. L'ho detto anche a voce, lo prometto. Non lo farò mai, non ne ho motivo, se ci sei te.
  2. Posted 26/3/2013, 17:32

    Non voglio che tu te ne vada
    Destiny
    Il principio:
    Le lenzuola erano bianche,appena comprate ed erano in tinta con le pareti color panna della stanza, avevano appena finito di fare l'amore.
    Nella stanza vi era un odore strano,puzza di sudore unita a ciò che restava dei rispettivi profumi degli amanti,uno all'aroma di fragola e l'altro ricordava vagamente l'odore di un abete. Erano sudati,continuavano ad abbracciarsi sotto le coperte,volevano che quel momento non finisse mai.
    Continuavano a sussurrarsi dolci parole seguite poi da dei piccoli baci sulle labbra,piccoli perché volevano continuare a parlare del loro futuro,il loro futuro insieme. Lei era poggiata sul suo petto e lui l'abbracciava dolcemente, voleva che lei restasse per sempre con lui e così disse:" Non voglio che tu te ne vada."
    Lei sorrise, l'abbracciò e dopo si alzò per andare a preparare la colazione erano circa le otto. Lui rimase nel letto,fermo a pensare che finalmente aveva tutto ciò che aveva più desiderato nella sua vita,si addormentò nuovamente. Intanto lei era in cucina intenta a preparare la colazione per lui,i soliti cereali in un latte quasi bollente,quasi perché se avesse raggiunto l'ebollizione lui l'avrebbe rifiutato. Prese la sua tazza verde con scritto " Buon giorno amore", gli aveva regalato quella tazza al loro primo giorno di convivenza e fin da subito lui la usò sempre per farci colazione. Era contenta di stare con lui, lo amava e lui amava lei, una coppia perfetta ma il destino presto avrebbe scombussolato le carte della loro vita. Lui poco dopo si svegliò,la colazione ancora non era pronta così si fermò a ricordare tutti gli anni che aveva già passato con Lei. In tutti quegli anni aveva sempre dovuto lottare per farla felice,correva anche sotto casa di lei pur di far pace,era innamorato perso ma ovviamente non mancarono i brutti periodi.
    Lei da poco era uscita da un brutto periodo,vari tentativi di suicidio,bulimia,depressione e chi più ne ha più ne metta ma lui era sempre rimasto, rimasto per lei e l'avrebbe sempre fatto. Erano ormai le 10 e lei si era alzata dal letto ormai da due ore in più per la casa vi era una strana puzza di latte,in quel preciso istante avvertì una terribile paura e gli tornò in mente la voce dello psichiatra che diceva :" Non lasciarla mai sola,MAI ! Se le dovesse capitare qualcosa sarà solo colpa tua. Sei sicuro di voler prendere tale impegno ? "
    Quel giorno lui accettò,sicuro che avrebbe fatto tornare sua moglie, o meglio,quella che a breve sarebbe diventata sua moglie una persona felice e sorridente,sempre.
    Si tolse subito da dosso le coperte, corse in cucina e intanto per la casa vi era una strana melodia,era così strana che metteva i brividi addosso ad ogni nota che si sentiva. Corse in cucina ma lì, lei non c'era vi era soltanto un pentolino con il latte in ebollizione che continuava da uscire,spense il case e corse in bagno ma lei non era neanche lì, infine corse fuori al balcone e il suo cuore batteva a più non posso e una paura terribile saliva lungo la sua schiena.
    Lei era lì,seduta sopra la balaustra e con i piedi sporgenti al in fuori. Lui la guardava con le lacrime agli occhi e prima che potesse dire qualcosa lei gli fece cenno d'avvicinarsi e così fece. Si avvicinò a passi lenti fino alla balaustra e prima che potesse fare qualcosa lei lo baciò. Fu un bacio strano era freddo ma dentro si sentiva così tanto amore che lui fermò le sue lacrime.
    " Non voglio che tu te ne vada...ti prego". Lei lo guardò,pianse e in fine si buttò. Lui cercò di afferrarla ma fu troppo lento, la vide precipitare e in quel momento morì anche lui.
    I suoi sogni si infransero su un freddo asfalto nel mese di Dicembre.
    Aveva perso tutto.




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