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Replying to L'avanzata notturna dei ricordi

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Last 10 Posts [ In reverse order ]

  1. Posted 28/3/2013, 00:18
    Mi piace e.. il titolo come sfondo in rilievo è una figata assurda !
  2. Posted 26/3/2013, 23:35
    Grazie piccola Empty.
  3. Posted 26/3/2013, 20:01
    Mi piace un casino.
  4. Posted 26/3/2013, 00:37

    L'avanzata notturna dei ricordi
    walking in the memories
    L'ennesimo viaggio:
    Ormai era già passata la mezzanotte ma continuava a vagare per la città alla ricerca di un luogo in cui stabilirsi,insediarsi. La città quella notte indossava un vestito speciale, uno di classe siccome a breve sarebbe arrivato il "dolce" Natale. Le vetrine dei negozi erano stracolme di scritte che inducevano le persone a comprare,comprare e ancora comprare anche oggetti inutili solo per poi regalarli ad amici o parenti. Lui,con il suo solito vestito nero,osservava quella massa multi forme che entrava e usciva dai negozi, e guardava tutto ciò con disprezzo. Disprezzava tutte quelle persone che facevano corse per arraffare quanti più oggetti inutili potesse senza neanche fermarsi un attimo per dare gli auguri alle cassiere.
    Disprezzava quella città così corrotta in cui i deboli erano costretti a mettersi da parte appena si vedeva da lontano uno dei potenti. Disprezzava più di ogni altra cosa il genere umano e per questo disprezzava se stesso.
    Camminando si trovò a passare davanti una vetrina di un negozio ma questo negozio era diverso,diverso da tutti gli altri. Quel negozio era il "Dreamland", un negozio in cui i sogni diventavano realtà,la porta del negozio era di un rosso acceso e il negozio stesso era situato in mezzo a due palazzi dai mattoni rosso spento. All'interno vi erano diversi oggetti tra cui giocattoli, sedie,tavoli, orologi e poi quella che Lui aveva sempre volto comparare la valigetta dei sogni. Quella valigetta era come quella dei dottori ma era diversa,era di un nero lucido e i pulsante per aprirla era d'oro puro, oro proveniente da una pentola d'oro o almeno così diceva il vecchio Dream. Per Lui quella valigetta era speciale, era la valigetta che aveva sempre desiderato e poi si diceva che se si fosse scritto un sogno su un voglio e poi lo si inseriva nella valigetta quel sogno si sarebbe avverato e Lui sperava che si avverasse il suo sogno. Dopo aver dato un' ultima occhiata alla vetrina continuò il suo cammino,prese dalla tasca un'altra sigaretta,era l'ultima,l'accese con il suo accendino preferito quello con la scritta " Per sempre tua " . Ora era nuovamente tormentato dai ricordi, quando chiudeva gli occhi Lei era lì,lì che sorrideva felice,allegra,spensierata...viva. Non riusciva a darsi pace,odiava se stesso,odiava ciò che era e odiava ciò che era stato e sicuramente averebbe odiato ciò sarebbe diventato. La sigaretta bruciava a con lei bruciavano vecchi ricordi, come se fossero stati impressi su una polaroid che ora poco a poco andava bruciandosi,forse era meglio se quei ricordi l'avessero abbandonato per sempre,ma era impossibile cancellarla dalla sua mente.
    Il ragazzo capì che anche quella sera l'avrebbe passata fuori dal suo appartamento,per strada a cercare un posto,un luogo che avrebbe potuto definire "casa".




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